mercoledì, dicembre 31, 2008
Mercurio e Giove
Ieri sera ho osservato la congiunzione tra Giove e Mercurio. Congiunzione impropria perche' i pianeti non si sovrappongono, ma sono comunque molto vicini, e questo aiuta a trovare Mercurio, sempre cosi' sfuggente perche' sempre immerso nelle luci del tramonto (o dell'alba a seconda dei casi), quando va bene, oppure totalmente invisibile, negli altri casi.
Per il vero, ieri non riuscivo a distinguere Mercurio, ma in foto e' possibile vederlo perche' la fotocamera ha un "occhio" piu' preciso e sensibile in questi casi.
La foto e' stata fatta alle 17.27 del 30 dicembre 2008, meno di un'ora dopo il tramonto.
Dati foto: esposizione 2 s, ISO 250, focale 135 mm, apertura F 5.6.
lunedì, dicembre 29, 2008
Firefox lento?
Oggi firefox ha deciso di rallentare. Lo lancio e lui parte dopo tre minuti. Un po' troppo direi, anche se uno ha tanta pazienza.
Uhmmm...
Beh dopo averci pensato un po' ho provato a disabilitare tutti i componenti aggiuntivi (Google toolbar, Adblock...) e il problema e' sparito. Poi alcuni componenti li ho eliminati, altri li ho riabilitati e tutto ha continuato a funzionare alla perfezione.
Questo post, quindi, solo per dire: se firefox "impazzisce" potrebbe essere colpa di un componente aggiuntivo. Provate quindi a disabilitarli e magari risolvete.
sabato, dicembre 13, 2008
Acquistare un paio di scarpe
Ecco il mio “vademecum” per l’acquisto di un paio di scarpe nuove.
- misura: fare particolare attenzione ai modelli che non sono della propria misura, ma che paiono calzare comodamente; potrebbe essere solo un’impressione
- colore: verificare che sia adeguato all’uso che verra’ fatto della scarpa
- tomaia: controllare che sia di buona qualita’, morbida e traspirante
- lunghezza: se troppo corta ovviamente fa male, ma se troppo lunga puo’ dare altri problemi, come rendere scomode le scarpe facendo le scale (si inciampa), o dare noia durante la guida perche’ battono contro i pedali o contro le parti basse del cruscotto che talvolta possono essere “troppo” basse
- larghezza: deve essere adeguata per evitare l’effetto “emostatico”; il piede deve essere in grado di distaccarsi dalle pareti interne della scarpa ma non deve avere nemmeno troppa liberta’
- suola: e’ preferibile che sia di gomma, ma cio’ che conta in realta’ e’ che, se possibile, non faccia troppo rumore battendo a terra mentre si cammina (soprattutto il tacco) e che non scivoli su superfici lisce (altrimenti si ha una sensazione simile a quella di camminare sul ghiaccio).
- soletta interna: non deve essere troppo liscia altrimenti camminando si scivola all’indietro, specie se la lunghezza della scarpa non e’ perfetta
- flessibilita’: la scarpa deve essere in grado di seguire il piede mentre cammina, altrimenti capita che il tallone si alzi e la scarpa resti a terra e questo porta a sfregamento con conseguente fastidio o dolore ed usura rapida della scarpa e delle calze
- plantare: se c’e’ non deve essere “ingombrante” e non deve scivolare rispetto alla soletta della scarpa altrimenti camminando si muove e si puo’ “inarcare” quando la sua parte anteriore viene spinta indietro durante il passo e fa anche faticare inutilmente durante la deambulazione
- collo: non deve essere troppo stretto ne’ troppo rigido ne’ troppo alto, altrimenti sia da fermi che in movimento il collo puo’ battere o fare pressione sulla zona intorno alla caviglia procurando fastidio o dolore
- lacci: controllare che si riesca a modulare bene la larghezza della scarpa e che si riescano a mettere e togliere le scarpe senza dover per forza slacciarle; e’ inoltre preferibile che siano lacci non “scivolosi”, che altrimenti si possono slacciare spesso
- calze: fare la prova delle scarpe con il tipo di calze che poi verra’ realmente usato, altrimenti si potrebbe sbagliare nel determinare la misura corretta delle scarpe
- camminare: per accertarsi che la scarpa sia idonea occorre fare alcuni passi facendo attenzione soprattutto:
- alla flessibilita’ della scarpa
- all’aderenza della suola al pavimento
- allo scivolamento interno sulla soletta della scarpa
- al collo della scarpa che non deve battere sul collo del piede
- prezzo: banalmente il prezzo deve essere adeguato alla qualita’ della scarpa; se si decide di acquistare un paio di scarpe anche se non rispondono pienamente ai requisiti sopra esposti, almeno il prezzo dovrebbe essere conseguentemente basso
mercoledì, dicembre 10, 2008
Risparmio GPL/benzina
Pensando al GPL comunque, chi compra l'auto si focalizza soprattutto sul problema di targhe alterne o blocco del traffico e sul risparmio. In effetti per il blocco del traffico mi sembra che in genere le GPL possano circolare lo stesso, ma per il risparmio credo che la speranza di risparmio sia sopra la realta'. Cosi' pensavo prima di fare una prova reale e cosi' infatti e'. Ecco il confronto sul costo chilometrico calcolato sul solo carburante, per tre diversi mezzi di trasporto. Tutti i dati sono reali e non sono basati sulle solite "stime" che poi andrebbero verificate sul campo. Sono dati rilevati pazientemente da me per chiarirmi le idee.
Rover 400
1400 cc (16V)
101 CV
EURO 1
benzina
10 anni e 2 mesi di eta' da ottobre 1998
137500 Km
13,24 Km/l
0,083 €/Km
Citroen C3
1400 cc (8V)
75 cv (54 kW)
EURO 4
benzina/GPL
1 anno e 4 mesi di eta' da agosto 2007
17100 Km
10,96 Km/l
0,069 €/Km
Piaggio Beverly (scooter)
198 cc
21 cv
EURO 1
benzina
5 anni e 2 mesi da ottobre 2003
44000 Km
28,28 Km/l
0,044 €/Km
Come si vede il consumo globale della C3, pur essendo piu' piccola, EURO 4 e meno potente, e' solo del 17% inferiore a quello della Rover 400. Nel calcolo del consumo entrano sia il GPL che la benzina: purtroppo le auto a GPL consumano anche benzina. Anzi, direi che in inverno ne consumano troppa, perche' col freddo, dopo l'accensione, impiegano piu' tempo a passare all'alimentazione a GPL. La proporzione tra i due carburanti e', a dicembre 2008, di 1343 l di GPL contro 260 di benzina; vale a dire che il 19,4% del carburante consumato e' benzina. A me sembra un po' troppo. La macchina e' "ecologica" solo per i 4/5 del totale.
Volendo rendere comparabili i costi supponiamo di aver acquistato tutto il carburante ai prezzi attuali (che tra l'altro sono calati a causa della cosiddetta "crisi"):
Rover 400: 11660 euro/137510 Km = 0,0848 €/Km
Citroen C3: 1224 euro/17100Km = 0,0716 €/Km
Piaggio Beverly: 1749 euro/44016 Km = 0,0397 €/Km
Ipotizzando una percorrenza ipotetica totale del veicolo di 200'000 Km, le spese sarebbero di 16960 euro per la Rover, 14320 per la C3, 7940 per lo scooter. Vale a dire un risparmio del 16% per la C3 e del 53% per lo scooter, rispetto alla Rover. In termini monetari su 200'000 Km con la C3 si risparmiano 2640 € e con lo scooter 9020 € (anche se ovviamente con lo scooter non si arriva a fare tutta quella strada). Tanto per rendere concreto il calcolo, se il mezzo impiega 10 anni a fare 200'000 Km, il risparmio e' di 264 € all'anno per la C3 e 900 € all'anno per lo scooter.
Si tenga sempre conto che parliamo di una C3 contro una Rover 400, cioe' una macchina di quasi oltre un metro piu' corta e con il vano della ruota di scorta occupato dal serbatoio del GPL.
E si tenga conto che i distributori di GPL in genere bisogna andarseli a cercare. Mi e' capitato una volta di fare un centinaio di Km a benzina perche' nella zona non trovavo distributori GPL aperti (era domenica e non ci sono self service per il GPL).
I 1224 euro della C3 sono composti da 933 euro (1343 l di GPL) sommati a 290 euro (260 l di benzina). I prezzi dei carburanti utilizzati sono 1,117 €/l per la benzina e 0,695 €/l per il GPL.
Su un grafico appaiono cosi':
Giudicate voi.
Se poi andiamo a confrontare la spesa totale di esercizio lo scarto si riduce percentualmente ancora di piu'. Pero' la C3 e' troppo giovane per poter tirare le somme, per cui azzardo un totale detratto del costo di acquisto del veicolo, ammesso che possa avere un senso.
Rover 400: 23208 €, ovvero 0,1688 €/Km
Citroen C3: 2831 €, overo 0,1656 €/Km
Piaggio Beverly: 4990 €, ovvero 0,1134 €/Km
Per avere un'idea, il costo totale della ROver, dopo 10 anni, e' di 37'788 €, cioe' 0,2748 €/Km.
Adesso basta altrimenti esagero. E questi conti sconfortano un pochino...
martedì, novembre 11, 2008
Prezzo benzina
Riporto un grafico che mostra l'andamento del prezzo negli ultimi 5 anni. Il prezzo non e' quello "strano" che dicono sempre al telegiornale e che non corrisponde praticamente mai con quello che pago alla pompa io (di solito lo dicono piu' alto: forse per fare notizia, boh?), ma, appunto, e' quello registrato da me al momento di fare il pieno. Ho segnato pazientemente tutti i pieni (lo scopo era registrare i pieni, non il prezzo del carburante) e ora per curiosita' ho fatto questo grafico che riporto qui sotto. L'ultima registrazione e' del 7 novembre 2008, con 1,183 €/l.
(clicca per ingrandire)
venerdì, ottobre 10, 2008
Auricolari Creative
Ho inserito una nuova pagina sul sito. Ho infatti voluto provare un tipo di auricolare che ricorda per certi versi i vecchi auricolari monoaurali di plastica bianca e di forma a funghetto che si vedevano in giro almeno un paio di decenni fa.
Sono pero' di tutt'altra qualita', sono ovviamente stereo e sono abbastanza comodi, per quanto un po' costosi. Il difetto principale che ho trovato e' il fatto che riportano i rumori dei cavi, e quindi e' meglio usarli da fermi, il vantaggio principale la qualita' audio, sia per la buona risposta in frequenza, sia per l'isolamento acustico (dall'esterno) che offrono. Vi rimando al sito per maggiori dettagli e per una comparazione piu' "sistematica".
lunedì, ottobre 06, 2008
Giove e i suoi satelliti
Nella foto che ho realizzato la sera del 4 ottobre 2008 poco dopo le 20, si vedono tre satelliti, poiche' il quarto e' fuori campo a causa della sua grande distanza dal pianeta. Da sinistra a destra i satelliti sono: Ganimede, Io, Europa. Quello non visibile e' Callisto che si trovava sulla sinistra del pianeta, secondo il nostro punto di vista. Ganimede appare cosi' vicino a Giove perche', nella sua rivoluzione intorno ad esso, stava per nascondersi dietro, per riapparire dalla parte opposta piu' di 3 ore dopo.
Come si puo' notare, la foto e' sovraesposta fatto che fa apparire Giove bianco e piu' grosso di come apparirebbe normalmente. La turbolenza atmosferica terrestre e la modesta attrezzatura non avrebbero comunque permesso di catturare alcun dettaglio della superficie di Giove. La sovraesposizione permette pero' di rendere visibili i satelliti principali.
Tempo fa avevo fatto delle altre foto a Giove con un minore ingrandimento. I satelliti visibili sono 4 e con due pose a distanza di un'ora e mezza si possono vedere i cambiamenti nelle posizioni dei satelliti. Anche in queste foto Giove e' sovraesposto.
7 settembre 2008 ore 21:19 legali (20:19 solari):
7 settembre 2008 ore 22:58 legali (21:58 solari):
domenica, settembre 28, 2008
Laser punta-stelle
Se solidale al telescopio o alla fotocamera, puo' essere usato per semplificare e velocizzare il puntamento.
Lo consiglio agli astrofili "attivi".
sabato, settembre 27, 2008
Albireo
Ho immortalato questa bella stella doppia in una velata serata padana...
Sarebbe stato meglio senza nuvolette e senza l'inquinamento luminoso tipico della pianura e delle vicinanze delle citta', ma qualcosa si vede lo stesso. Nonostante l'equipaggiamento sia poca cosa. La novita' rispetto alle foto fatte in precedenza e' che ho acquistato una piccola e poco costosa webcam astronomica. Ho ripreso un breve filmato della stella e poi l'ho sottoposto a elaborazione digitale. Il risultato e' una foto con meno rumore di fondo e con maggiore fedelta' nei dettagli.
Per confronto ecco una foto fatta con una normale fotocamera accoppiata ad un oculare del telescopio.
martedì, settembre 16, 2008
Velocita' sulle strade
Sembrerebbe di poter dire che i limiti sono inadeguati e difficili da rispettare.
In effetti e' vero: spesso trovo che i limiti sono ingiustificabilmente bassi. Mai o quasi mai sono troppo alti.
La velocita' e' comunque un fattore di rischio, per quanto non l'unico.
Facciamo un esercizio ed estremizziamo: se tutti andassimo a max 20 Km/h quanti incidenti mortali ci sarebbero?
Ora estremizziamo dal lato opposto: se tutti andassimo a 200 Km/h quanti incidenti mortali ci sarebbero ogni giorno?
Ora pensate a tutte le sfumature intermedie: e' chiaro che piu' ci spostiamo dai 20 ai 200 Km/h piu' il rischio si alza: e' matematico, anche se ovviamente legato a molte altre condizioni.
Il fatto che ci siano altri fattori di rischio non ci autorizza a sottovalutare QUESTO fattore di rischio, che e' una delle maggiori concause negli incidenti. Nessuno si sognerebbe di dire che non e' il caso di punire i furti finche' in giro c'e' chi ferisce o uccide.
Pensate ad alto traffico, mancato rispetto della distanza di sicurezza e a distrazione, tutte in contemporanea: queste cause possono provocare un incidente, ma se la velocita' dei veicoli e' di 20 Km/h cosa succedera'? Quasi niente, a meno che non buttiate per terra un motociclista o un pedone e poi ci passiate sopra oppure che andiate a 20 Km/h contro un muro davanti al quale si trova una persona ferma. E' chiaro pero' che questi sono casi quantomeno improbabili (e ai 20 all'ora anche facilmente evitabili :-). Pensate invece alle cause sopracitate (che si verificano spesso soprattutto nelle citta') e provate ad alzare gradualmente la velocita' dei veicoli: penso siano chiare le conseguenze man mano che la velocita' aumenta...
Altra cosa molto importante. E' vero che le auto sono piu' sicure e magari frenano piu' prontamente (ma dipende anche dalle condizioni del fondo stradale). Ma il problema principale sulle strade siamo noi: 50 anni fa e oggi la nostra capacita' di reazione e i nostri "riflessi" sono rimasti esattamente uguali (eccetto per quelli che gia' guidavano 50 anni fa: per loro magari sono un po' deteriorati... :-)). Nel tempo che passa tra la comparsa di un problema o un pericolo e il momento in cui il veicolo comincia a frenare o a sterzare percorriamo tanta piu' strada quanto piu' alta e' la nostra velocita'. Anche questo aspetto e' matematico e non possiamo non tenerne conto.
Potranno sembrare anche banali queste mie considerazioni, ma sarebbe bene che si tenesse conto della loro essenza quando si e' in strada alla guida di un veicolo.
venerdì, settembre 05, 2008
Giove
Il primo dicembre Giove sara' in congiunzione con Luna e Venere e in quell'occasione la Luna occultera' Venere: speriamo di poterci godere l'evento.
Il 31 dicembre sara' in congiunzione con Mercurio e i due pianeti saranno forse visibili nelle luci del tramonto (probabilmente dopo le 17:15 quando il sole sara' tramontato da almeno 50 minuti). In seguito Giove non sara' piu' visibile perche' troppo vicino al Sole, dal nostro punto di vista: la conguinzione col Sole sara' il 24 gennaio 2009.
La sua luminosita' era massima a inizio luglio (magnitudo -2.29) mentre nel momento della foto, il 3 agosto 2008, era gia' in calo (magnitudo -2.24).
La foto l'ho realizzata con il mio telescopio Meade ETX 90, oculare da 26mm e una fotocamera digitale compatta da 2 Mpx, Canon A60, sotto cieli mediocri, nella pianura veneta. Con questa attrezzatura e questi cieli posso considerare decente il risultato.martedì, agosto 12, 2008
Stelle cadenti
Tra questa sera e domani mattina si verifichera’ il picco massimo di frequenza oraria delle perseidi. Se ve lo perdete ci saranno altri sciami nel corso dell’anno, oppure lo potrete rivedere fra un anno. Le perseidi sono le “stelle cadenti” che in questo periodo si possono osservare in numero piu’ grande, poiche’ e’ in questo periodo dell’anno che la Terra attraversa quella zona della sua orbita intorno al Sole in cui si trovano i frammenti di una cometa, i quali, a contatto con l’atmosfera, producono il noto fenomeno.
Il nome perseidi prende origine dal fatto che le traiettorie delle varie stelle cadenti sembrano provenire tutte da uno stesso punto del cielo. In quel punto si trova la costellazione di Perseo.
Chiaramente la costellazione non c’entra nulla con le stelle cadenti, poiche’ le stelle che la compongono sono ben piu’ distanti delle stelle cadenti, che in realta’ sono molto vicine a noi. Tanto per fare un esempio la stella piu’ luminosa di Perseo, Mirphak (α Persei), e’ a circa 592 anni luce da noi, la piu’ vicina, Algol, e’ a 93 a.l., la piu’ distante, Menkib, a 1772 a.l.. Per farsi un’idea, 592 anni luce sono 5’600’793’600’000'000 Km (piu’ di 5 milioni di miliardi: per questo non si usano quasi mai i Km in astronomia).
Il fenomeno delle stelle cadenti invece si verifica in una fascia che sta attorno al centinaio di Km di distanza dal suolo, dove l’atmosfera e’ estremamente rarefatta rispetto al livello del suolo ma sufficientemente densa per bruciare, per attrito, un granello di materia (che puo’ avere ad esempio un peso dell’ordine di 1 grammo) che vi impatta a velocita’ dell’ordine di 60 Km/s (come dire oltre 200’000 Km orari).
Io ho osservato il cielo da una localita’ di montagna sabato 9 agosto e ne ho viste alcune che effettivamente appartenevano alle perseidi, mentre un paio avevano altra origine poiche’ la loro direzione era pressoche’ perpendicolare a quella delle perseidi e, inoltre, il verso di una era opposto a quella dell’altra.
Il tasso orario dei fenomeni e’ variabile e sta mediamente attorno a 100. Come per tutte le osservazioni astronomiche e’ richiesta pazienza, costanza e qualche accorgimento come la scelta di una localita’ non inquinata dalla luce e con aria limpida, e lasciar abituare gli occhi all’oscurita’.
Per me la serata e’ stata l’occasione per fare qualche osservazione col telescopio e ammirare lo splendore delle costellazioni, delle stelle (tra le quali Albireo, splendida stella doppia), della Luna, che e’ poi tramontata lasciando il cielo buio, della via lattea e perfino di Andromeda, visibile, pur con qualche difficolta’, anche ad occhio nudo, data la limpidezza del cielo: sono rari i casi in cui a un “abitante di pianura” puo’ capitare di vedere Andromeda a occhio nudo dato che, per quanto grossa, e’ a circa 2'500'000 anni luce di distanza.
mercoledì, agosto 06, 2008
Office Visio: riquadro della guida in linea per i modelli
Poi in un menu che doveva servire a fare piu' o meno la cosa opposta a quella che volevo fare io, spiegavano dove andare per abilitare le visualizzazioni di alcuni contenuti in linea. Quindi ho seguito le istruzioni. Dicono di andare sul menu "in linea": non so se sono i traduttori che fanno casino o se siamo noi utenti che dobbiamo allargare le nostre visioni, ma in questo caso la guida in linea non era quella "on line", ma quella locale sempre a disposizione (forse "in linea" qui significa solo "sempre disponibile"). Nel riquadro attivita' comunque c'e' questa guida in linea e cliccando "Impostazioni contenuto in linea" (l'ultima voce in basso nella figura) si arriva a un riquadro dove c'e' anche un "ceck box" per l'abilitazione dellafunzionalita' che mi interessava, ovvero "Mostra automaticamente Guida in linea per i modelli se disponibile". Tolto il check, il riquadro e' finalmente sparito.
domenica, agosto 03, 2008
laser "punta-stelle"
Mesi fa ho comprato un laser per puntare le stelle e indicarle a chi mi e' vicino. E' molto bello il fascio verde che emette. L'ho utilizzato anche per puntare il telescopio mentre sull'oculare era montata la fotocamera, cosa che impediva di guardare e puntare il telescopio otticamente: utile ma poco pratico perche' far uscire il laser dal cercatore e fare in modo che sia puntato correttamente non e' cosa semplice. Ma e' meglio che andare alla cieca.
Adesso il laserino mi da' delle noie perche' dopo pochi secondi che e' acceso la luminosita' cala parecchio. A dire il vero lo ha iniziato a fare quasi subito, ma all'inizio non me ne ero reso conto anche perche' l'effetto era piu' ridotto.
Il laser l'avevo preso a una fiera dell'elettronica, e l'avevo pagato, se non ricordo male, 30 o 35 euro. Non ero certo che mi sarebbe stato utile percio' ho provato l'acquisto anche se sapevo che quel che si compra in fiera raramente e' di buona qualita'.
In ogni caso mi sono divertito col laserino e penso che appena possibile me ne comprero' uno migliore. L'ideale sarebbe prendere uno di quelli montabili direttamente sul telescopio e utilizzabile al posto del cercatore. Pero' deve essere di ottima qualita' perche' a quel punto deve fare le veci del cercatore e non deve fallire.
Chiacchierando e osservando pero' il classico laser a penna resta comunque utile per cui l'ideale sarebbe averne due...
Vedremo: dipende dai costi e dalla voglia di sostenerli... :-)
mercoledì, luglio 09, 2008
Aggiornamento su firefox 3 e la macro
;--------------------------------------------------------------
; Main process
;--------------------------------------------------------------
process, Close, firefox.exe
Sleep 1000
run "C:\Program Files\Mozilla Firefox\firefox.exe"
Loop, 10
{
if attivaFocusFinestra("Autenticazione richiesta", 2, 200) == 1
SendInput {ENTER} ; inserire qui i dati eventuali di login
if (attivaFocusFinestra("Firefox - Ripristino sessione precedente", 2, 200)) == 1
Send, {ENTER} ; --- INVIO a eventuale richiesta ripristino sessione precedente da parte di firefox
}
; --- FINE SEZIONE SBLOCCO ------------------------------------
;--------------------------------------------------------------
; Funzione di attesa finestra a numero tentativi specificabile
; (tipico = 20) e delay [ms] (tipico 1000) specificabile
;--------------------------------------------------------------
attivaFocusFinestra(nomeFinestra, tentativi, delay)
{
WinActivate, %nomeFinestra%,
Loop, %tentativi%
{
IfWinNotActive, %nomeFinestra%
{
Sleep %delay%
WinActivate, %nomeFinestra%,
}
else
return 1
}
return 0
}
mercoledì, giugno 18, 2008
Firefox 3, e la macro
La situazione e' comunque migliore rispetto a firefox 2 per due ragioni fondamentali: in primo luogo la barra di google (ammesso che fosse lei) non interferisce piu' con le autenticazioni e quindi la partenza del programma e' molto piu' rapida e soprattutto non escono finestre di autenticazione strampalate, cioe' con campi e bottoni di dimensioni strane, spesso minuscole per cui esce una finestra "nana" che e' impossibile far sparire perche' non presenta, appunto, ne' campi di immissione ne' bottoni utilizzabili (occorre il kill del processo); in secondo luogo le finestre di richiesta autenticazione, cosi' come accade per MS internet explorer, una volta immessi i dati la prima volta li mantengono le volte successive, per cui basta dare l'OK per effettuare il login.
Queste finestrine comunque non so per quale ragione ma sono piu' d'una: in teoria, come accade per MSIE, il login dovrebbe essere richiesto una sola volta nel momento in cui si cerca di uscire dalla intranet, mentre di fatto viene richiesto un login per lo script, e uno per la connessione al web e a volte una di queste finestre si nasconde dietro alla finestra del browser.
Un bel pasticcio: non so se dipenda da firefox, ma suppongo di si, e mi pare strano che una nuovissima release, per quanto migliorata, abbia questi strani comportamenti.
Dato che gia' il firefox precedente mi faceva impazzire, avevo creato una macro con autohotkey che faceva il kill del processo firefox, lo rilanciava, attendeva la partenza immetteva utente e password, dava OK ed eliminava le finestrelle fastidiose; nel caso il browser non partisse la macro si autoricaricava e quindi ricominciava la trafila killando firefox e rifacendo tutto.
Questo funzionava, ma era lento, e comunque a volte mi esasperava e interrompevo tutto (e, sigh, usavo MS internet explorer :-).
Adesso la situazione e' migliorata ma e' comunque necessario, come detto sopra, un procedimento automatico che eviti di premere bottoni a destra e a manca solo per attivare un programma. Quindi ho modificato (piuttosto profondamente) la macro che utilizzavo per il vecchio firefox.
Questa macro agisce in sintesi in questo modo (si capisce anche dal codice ma lo riassumo):
- chiusura processo firefox nel caso sia attivo
- attivazione di firefox
- blocco input da tastiera
- attivazione finestra richiesta autenticazione e conferma login
- attivazione eventuale finestra di richiesta ripristino sessione precedente: se trovata pressione tasto ripristino
- sblocco input da tastiera
- attivazione e annullo finestra richiesta autenticazione se presente (2 volte perche' le finestre possono essere 2)
Ecco il codice (per utilizzarlo occorre fare un copia-incolla del codice dentro un file con estensione AHK... e avere autohotkey installato, ovviamente :-)
------------------------------
;-----------------------------------------------
; Main process
;-----------------------------------------------
process, Close, firefox.exe
Sleep 1000
run "C:\Program Files\Mozilla Firefox\firefox.exe"
BlockInput On
Sleep 1000
if attivaFocusFinestra("Authentication Required", 20, 1000) == 1
SendInput {ENTER} ; se necessario inserire qui i dati di login (userid-pwd)
;else
; reload
BlockInput Off
; ------------------------------- SEZIONE PER SBLOCCARE FINESTRINE DI AUTENTICAZIONE
; --- sbloccare i doppioni eventuali di richiesta login,
; tentando l'attivazione della finestra "Authentication Required"
; e premendo ENTER. Nota il numero di loop qui sotto e' arbitrario
; e puo' essere adattato caso per caso, ad esempio aumentato se si vede che
; le finestre non vengono intercettate e eliminate, o diminuite nel caso
; si verificassero (improbabili) rallentamenti
Loop, 5
{
if attivaFocusFinestra("Authentication Required", 2, 200) == 1
SendInput {ENTER}
if (attivaFocusFinestra("Firefox - Restore Previous Session", 2, 200)) == 1
Send, {ENTER} ; --- INVIO a eventuale richiesta ripristino sessione
}
; ------------------------------- FINE SEZIONE SBLOCCO
;;-----------------------------------------------
; Funzione di attesa finestra a numero tentativi specificabile
; (tipico = 20) e delay [ms] (tipico 1000) specificabile
;;-----------------------------------------------
attivaFocusFinestra(nomeFinestra, tentativi, delay)
{
WinActivate, %nomeFinestra%,
Loop, %tentativi%
{
IfWinNotActive, %nomeFinestra%
{
Sleep %delay%
WinActivate, %nomeFinestra%,
}
else
return 1
}
return 0
}
------------------------------
venerdì, maggio 30, 2008
Socket error: “The I/O operation has been aborted because of either a thread exit or an application request”
In aprile 2008 mi sono ritrovato a scrivere una piccola applicazione multithreaded (in C++), che utilizza i socket (TCP/IP). Il problema in oggetto mi e’ accaduto nel momento in cui l’applicazione dopo aver accettato una richiesta di connessione, e attivato un nuovo thread (quello che nei dettagli sotto chiamo THREAD2) che passa a un altro thread gia’ attivo (piu’ sotto chiamato THREAD1) l’handle del nuovo socket, attiva una ricezione non bloccante (overlapped) e poi termina. Non mi era mai capitato un caso del genere ma non ho saputo interpretare immediatamente il messaggio di errore e capire quale fosse la causa. Per di piu’ sul web ho trovato solo il solito pattume che non mi e’ stato affatto utile per capire il problema (e’ questa la ragione principale per cui sto scrivendo). La causa, come apparra’ forse evidente leggendo, e’ che la ricezione appena attivata, viene interrotta dall’uscita del thread. Gia’, ma il mio problema era: cosa c’entra il thread col canale? Il canale infatti continuava a restare attivo e veniva gestito nell’altro thread e funzionava correttamente in quanto scambiava messaggi senza problemi. In certe situazioni pero’ andava in errore. Le situazioni in cui andava in errore erano quelle in cui il thread terminava prima che il chiamante avesse fatto in tempo a mandare il primo messaggio, cioe’ facendo riferimento ala figura, prima che A (nel ruolo di client chiamante) potesse mandare a M un messaggio e quindi far “terminare” la ricezione appena attivata. Insomma io non sono uno che riesce ad arrivare a livello del kernel di windows nelle analisi, ma si deduce che la ragione e’ che una ricezione non bloccante e il processo che l’ha generata, sono tra loro legati a livello di sistema operativo, e se il processo termina la ricezione va in errore. Quindi per risolvere ho semplicemente bloccato l'uscita del thread condizionandola al completamento della prima ricezione. Ovviamente poi l'evento su cui e' rimasto in attesa non viene resettato ne' automaticamente ne' manualmente in modo che poi la segnalazione che qualcosa va ricevuto dal canale resti attiva e al momento opportuno verra' gestita.
Se vi interessa qualche dettaglio in piu’ sul contesto in cui mi e’ capitato il problema lo riporto qui di seguito. Questa parte non aggiunge pero’ nulla per la comprensione del problema sopra descritto, quindi la potete tranquillamente saltare, se non vi interessa.
L’applicazione che ho scritto e’ un po’ particolare perche’ sta in mezzo tra un programma che chiamiamo per comodita’ “A” che fa da server e accetta delle chiamate da un PC remoto sul quale girano due applicazioni, una applicazione client “B” e una applicazione server “C”. L’applicazione B fa la chiamata iniziale, il server A la riceve e per eseguire la richiesta deve “parlare” (e quindi fare una chiamata nel ruolodi client) con l’applicazione C. Per farlo deve fare una chiamata verso lo stesso PC dove sta B. Qui entra in gioco l’applicazione di cui sopra che chiameremo per comodita’ “M”. L’applicazione B in realta’ chiama M, anziche’ chiamare direttamente A, e quando A deve chiamare C in realta’ chiama sempre M (che a sua volta e’ quindi sia un socket client che un socket server). M invece di aprire un nuovo canale verso C, riutilizza lo stesso canale che gia’ e’ attivo tra B e A e manda i messaggi diretti a C su quel canale. In realta’ tra B e M la chiamata non e’ diretta, ma c’e’ un piccolo router che entra in gioco proprio in questo momento poiche’ vedendo il mesasggio diretto a C glielo gira e quindi B resta al di fuori della comunicazione perche’ non lo riguarda (cosi’ come C restera’ fuori dalla comunicazione, nel senso che i messaggi non gli verranno girati, pur rimanendo collegato al router, quando tali messaggi saranno diretti a B). La comunicazione inizialmente stabilita tra B e A, viene gestita da un thread in M (che per comodita’ chiameremo THREAD1) che gira i messaggi in arrivo da B verso A e viceversa. L’applicazione M, nel momento in cui arriva la chiamata da A verso C, attiva la ricezione sul canale stabilito con A, e questo processo lo esegue in un thread (THREAD2) che parte all’arrivo della chiamata da A e termina nel momento in cui la ricezione (mediante funzione ReadFile) sul nuovo canale e’ stata attivata; esso termina perche’ tale canale verra’ aggiunto alla lista di canali gestiti dal THREAD1 e quindi THREAD2 ha terminato il suo compito. THREAD1 pensera’ quindi a girare i messaggi provenienti da B (client) verso A (server) e quelli provenienti da A (client) verso C (server). Il problema in oggetto mi e’ accaduto nel momento in cui il THREAD2 e’ terminato.
martedì, aprile 15, 2008
Manipolazione video
Il taglio permette, in pratica, di salvare uno o più spezzoni del video originale singolarmente (uno per ogni file) oppure tutti uniti.
I programmi sono:
lunedì, aprile 07, 2008
Cover per Nokia N70
Lo scorso 25 marzo sono stato al centro assistenza ufficiale Nokia per Verona. Per cambiare la cover anteriore vuole 36 euro e bisogna lasciargli il telefono per una giornata. Per quella posteriore servono altri 15 euro. Forse cambiando solo quella non serve lasciargli il telefono. Dicono che la ragione sia che bisogna aprirlo. Avrei voluto dirgli che l'avevo gia' aperto altre volte per pulirlo. Insomma per cambiare la cover del telefono servono 51 euro e lasciare il telefono una giornata (e quindi recarsi presso di loro due volte). C’e’ comunque sempre la possibilita’ di acquistare la cover per vie non ufficiali, anche se si tratta sempre di materiale originale, e aprirsi il telefono da soli: bastano 10 secondi per aprirlo sapendo come si fa. Dimenticavo: la tastiera e’ un pezzo separato dal resto della cover, quindi immagino si paghi separatamente. Non so quanto costi la cover per vie alternative, poiche' non l'ho ancora acquistata e non so se lo faro', ma mi hanno detto che sia tra i 20 e i 30 euro tutto compreso. Una rapida ricerca su internet e' sufficiente a trovare ad esempio siti dove vendono la cover, la tastiera, l'attrezzo per smontarla e anche le istruzioni, per 22 euro.
venerdì, aprile 04, 2008
Salvare l'audio di un video YouTube
Di solito gli audio dei video FLV non sono di buona qualita' quindi difficilmente sara' necessario andare oltre i 96 kbps.
Giudicate comunque con le vostre orecchie in modo da non produrre file inutilmente grossi o viceversa di peggiorare ulteriormente la qualita' dell'audio del filmato.
mercoledì, aprile 02, 2008
Stereofonia e MP3
In alcuni casi il suono potrebbe essere monofonico. L'unico modo per capirlo e' ascoltarlo.
Al di la' dell'effetto acustico della stereofonia, sapere se il suono e' mono o stereofonico puo' essere utile per risparmiare eventualmente spazio nella compressione. Un file MP3 mono occupa infatti la meta' dello spazio di uno stereo, il quale ha due canali invece di uno.
Se ci sono dubbi sulla stereofonia si puo' far ascoltare l'audio a qualcuno che sa distinguere un mono da uno stereo. Un'altra possibilita' e' quella di usare la commutazione mono/stereo se presente e ascoltare per capire se ci sono differenze "spaziali" nel suono, ammesso che la registrazione sia buona e non ci siano sensibili differenze di volume tra un canale e l'altro, nel qual caso sarebbe difficile capire se le differenze siano dovute alla stereofonia o al volume differente tra i due canali. A volte capita anche questo...
venerdì, febbraio 22, 2008
Come disabilitare la Information bar di Internet Explorer 6
Non so voi, ma io sono piuttosto infastidito dalla "information bar" di Microsoft internet explorer 6.
Anzi piu' che infastidito. Soprattutto per la visualizzazione dei miei XML. Possibile che un browser sia cosi' idiota da bloccare come non sicuro un semplice file di testo oltretutto scritto da me? Che diavolo di contenuto attivo ha un file di testo? Che pericolo mi crea visualizzare alcuni tag XML? Mi sembra che le norme sulla sicurezza talvolta siano partorite da menti malate e che non sanno quello che stanno facendo. Se usassi le stesse norme in bicicletta oltre all'airbag e al casco integrale, dovrei anche condurre la bicicletta a mano per pericolo di correre a oltre 10 Km/h e di farmi la bua.
Non trovavo il tempo di cercare un modo per togliermela di torno. Ma oggi ero deciso. L'help dell'explorer non e' un vero help, e' un generatore di nervosismo: non solo ti dice, come parlasse a un bambino che ha bisogno di essere rassicurato perche' non trova piu' la sua mamma, guarda che puoi disabilitare la utilissima information bar ma noi non te lo raccomandiamo perche' protegge la tua navigazione, ma:
- ti dice che la puoi disabilitare
- non ti dice come farlo
- ti dice che dovrai disabilitarla per ogni tipo di messaggio
In pratica e' molto semplice, basta
- aprire il browser
- andare sulle "opzioni internet" dal menu "strumenti"
- andare sul tab "avanzate"
- scrollare fino alla sezione sicurezza che sta in fondo
- cliccare sul check box che dice di permettere al contenuto attivo di girare sul computer (sul mio browser che e' in inglese e' la seconda voce e riporta la scritta "Allow active content to run in files on My Computer")
Eventualmente lasciate un commento se volete aggiungere qualcosa o segnalare problemi.
mercoledì, febbraio 20, 2008
E' quindi necessario restartare tutto e sperare.
Siccome sono programmatore e fare sempre le stesse cose mi secca, ho fatto una procedura automatica che sega il processo e lo restarta (e fa pure il login :-). Quindi io con pochi tasti, se firefox non parte lo riesco ad avviare ugualmente senza perdere molto tempo. Per farlo uso una procedura scritta in un macrolinguaggio (autohotkey).
Tutto, comunque, dipende da quante volte firefox decide di piantarsi.
Una volta mi e' capitato che almeno per una decina o ventina di volte di seguito mi si presentasse la finestra di richiesta login inutilizzabile e quindi di veder rifare il kill e successivo reload, e anche di dover intervenire manualmente perche' a volte la finestra di login appariva mezza buona e mezza no, quindi la macro riconosceva il nome della finestra e pensando che fosse quella buona tentava il login, che ovviamente poi non funzionava. Il risultato e' che quella volta ho perso qualche minuto per riuscire a caricare firefox.
Ma la causa era che aveva appena fatto un aggiornamento automatico e quindi il reload era piu' lento e dato che la macro ha un timeout predfinito, vedendolo tardare lo ricaricava interrompendo il processo post-aggiornamento e creando cosi' un po' di confusione.
Risultato: dopo un aggiornamento di firefox, meglio usare la procedura manuale per caricarlo e avere un po' di pazienza se si pianta (... uhmmm magari disabilitando temporaneamente la barra di google finche' non termina il processo, va meglio....).
Ecco di seguito il codice "AutoHotKey" della macro, che io ho salvato in un file di nome Firefox_reload.ahk.
Se non desiderate che il login avvenga in modo automatico, per ragioni di sicurezza, togliete le righe
SendInput USERID{TAB}PASSWORD{ENTER}
Sleep 1000
dalla macro. E a quel punto potete togliere anche le graffe.
Anzi quasi quasi ve lo consiglio, perche' io ho introdotto il login automatico ma non so per quanto lo lascero' cosi', visto che e' poco (anzi niente) sicuro avere la pwd in chiaro.
;--------------------------------------------------------------------------------
; Main process
;--------------------------------------------------------------------------------
process, Close, firefox.exe
Sleep 1000
run "C:\Program Files\Mozilla Firefox\firefox.exe"
if ffox_reload_AttivaFinestra("Autenticazione richiesta") == 1
{
SendInput USERID{TAB}PASSWORD{ENTER}
Sleep 1000
SendInput {ENTER} ; --- INVIO a eventuale richiesta ripristino sessione precedente da parte di firefox
}
else
reload
;--------------------------------------------------------------------------------
ffox_reload_AttivaFinestra(nomeFinestra)
{
WinActivate, %nomeFinestra%,
Loop, 10
{
WinWaitActive, %nomeFinestra%, , 1
if ErrorLevel
WinActivate, %nomeFinestra%,
else
return 1
}
return 0
}
exitapp
Il funzionamento della macro (che si capisce benissimo anche dal facile codice, credo) e' il seguente:
- all'avvio della macro essa chiude il processo firefox
- attende un secondo
- lancia nuovamente firefox (mettete il vostro path corretto, perche' funzioni)
- mediante la funzione ffox_reload_AttivaFinestra() attende che appaia a video la finestra di login "Autenticazione richiesta" (se avete la versione in un'altra lingua mettete il titolo della vostra finestra di login)
- se entro 10 cicli, ovvero dieci secondi, la finestra appare, allora essa viene portata in primo piano e vengono inseriti userid e pwd e premuto INVIO
- se la finestra non appare la macro viene ricaricata e il processo sopra descritto viene ripetuto.
Ovvio che se firefox non partira' mai correttamente, anche la macro non terminera' mai, ma non mi sembrava il caso di gestire una simile situazione, dato che in tal caso ognuno attendera' il numero di tentativi che preferisce e poi potra' bloccare manualmente il processo (col tasto destro nella tray area) e procedere a suo (dis)piacimento.
Spero la macro vi sia utile anche solo come idea per qualcosa di simile.
Ciao
Marco
venerdì, febbraio 01, 2008
Backup dei dati
L'articolo l'ho lettto qui ("Swiss Picture Bank, fotografie digitali al sicuro nel tempo").
I files sono eterni??
Puo' darsi che non vi sia mai capitato di veder "perire" un hard disk, o dover buttare un CD illeggibile...
E' vero: i files non si deteriorano..... se i supporti durano :-)
Immagino che la ditta in questione abbia un'assicurazione: mica puo' pagare quelle cifre senno'... sarebbero pari a 30 volte l'incasso, senza contare le spese... che senso puo' avere...? E poi si e' mai vista una ditta fallita che paga TUTTI I DEBITI?? :-))
Altra cosa: il backup e' una cosa seria. Un paio di dischi non garantiscono molto. Pensa a un'incendio o a una semplice caduta del blocco dei due dischi, o a una perdita dei dischi, a un furto (in casa in macchina o dove che siano i dischi). Pensa a un sovraccarico, a un fulmine... Poi dopo 30 anni potrebbe esserci un problema con l'interfaccia dei dischi e potrebbero non essere piu' leggibili... Cosa pensate succeda se mettete i dischi di 30 anni fa (vabbe' facciamo 20, perche' 30 anni fa manco c'erano) dentro a un PC di oggi? Come li attaccate i dischi di oggi ai PC del 2038? Con la USB? Ci sara' ancora? Basta la fantasia a trovare decine di modi per perdere dei dati. E sono sicuro che la realta' ne conosce anche di piu'... :-)
Faccio un esempio di un backup piu' solido: salvare i files su diversi supporti (che so, hard disk e DVD oppure CD e DVD) in almeno due copie, conservate in luoghi geograficamente diversi per prevenirsi da calamita', furti, eccetera. Infine per garantire la durata occorre controllare di tanto in tanto l'integrita' dei dati su tutti i backup e rifare il salvataggio in caso di deterioramento dei supporti o perdita di uno dei backup. E adeguarsi ai nuovi standard man mano che passano i decenni.
Ribadisco il concetto che un backup davvero sicuro non e' una cosa banale.
Per questo penso che la ditta in questione, se fa le cose bene, dia un bel servizio.
Uhmmm chissa' dov'e' questa ditta: spero sia in un paese stabile (cosi' come i suoi backup esterni, che sicuramente ha), altrimenti c'e' il rischio di guerra... E questo rischio c'e' comunque sempre (vedi terrorismo e calamita' simili).
Rimando a una ricerca su google per farsi un'idea di cosa significhi "salvare i dati".
martedì, gennaio 15, 2008
Codifica MP3 (e WMA)
Spesso sento parlare di migliore qualita' audio del WMA rispetto al formato MP3.
La mia opinione e' che si debbano ascoltare (a confronto, ovvero uno dopo l'altro, piu' volte) due file di due formati diversi in condizioni ottimali e solo allora si puo' capire se c'e' differenza.
Io non ho mai fatto la prova con un WMA, pero' ho fatto qualcosa di meglio: ho ascoltato una traccia originale (da CD) e poi la traccia compressa MP3. Il mio scopo era capire quale fosse per me il livello di compressione ideale da adottare, cioe' quello che risponde ai seguenti requisiti:
- il file deve avere la dimensione minore possibile
- non devo riuscire a distinguere l'originale dal file compresso
Mi sono quindi messo in condizioni ottimali (audio in cuffia, con una buona cuffia ovviamente, e in condizioni di silenzio ambientale) e ho fatto il confronto. Con un MP3 a 128 Kbit non sento differenze rispetto all'originale, mentre a compressioni superiori (96 Kbit) sento la differenza.
Un'altro modo per valutare oggetttivamente le differenze potrebbe essere quello di confrontare le forme d'onda ottenute dall'originale e dall'MP3. Ma questo metodo e' piu' laborioso e probabilmente poco utile.
Tutto comunque si puo' ricondurre alla seguente osservazione: se il mio orecchio non riesce a sentire differenze di qualita' tra due livelli di compressione o due formati audio, di fatto per me i due sono identici e quindi posso scegliere piu' liberamente il formato che preferisco (per esempio il piu' diffuso) o il piu' "snello" dal punto di vista dello spazio occupato.
Ovvio che se l'MP3 non e' per se' stessi ma per altri allora, per prudenza, sarebbe meglio "eccedere" nella qualita'.
Ritengo tuttavia che se si danno a qualcuno 10 file MP3 e 10 WMA da ascoltare e non gli si dice quale e' il formato, difficilmente riuscira' a capire dal solo ascolto di quale formato si tratta. I risultati saranno probabilmente vicini alla statistica casuale.
Tra l'altro mi sembra che le dimensioni finali del file non siano cosi' diverse, quindi tra l'uno e l'altro poco cambia. Quell'affermazione che ho visto in giro che un WMA da 64 Kbit e' equivalente a un MP3 da 128, credo che semplicemente non sia realistica. Ma non avendo mai provato non posso affermare alcunche'.
Il concetto portante di quanto detto e' comunque questo: meglio provare di persona per capire e valutare.