giovedì, ottobre 27, 2011

Corsi di pianoforte (e chitarra)



In questo post mi faccio divulgatore di una iniziativa.


Sono disponibili infatti dei posti per un corso di pianoforte che si tiene a Marchesino di Buttapietra, zona facilmente raggiungibile anche dai comuni limitrofi (San Giovanni Lupatoto, Castel d'Azzano, Verona, ...); le strade in quella zona non sono molto trafficate e il luogo si raggiunge con facilità.


La qualità è garantita dall'insegnante, Renata Gorla, che conosco personalmente perche' e' stata mia insegnante per alcuni anni: passione e professionalita'.
Volendo, potete mettervi d'accordo direttamente con lei: può fare anche insegnamento a domicilio.


Contatti: centro NOI di Marchesino di Buttapietra, oppure: renatagorla@tin.it - tel. 348.8138919


Sono disponibili anche posti per imparare a suonare la chitarra (con un altro insegnante).

Qui sotto la mappa che mostra la posizione della sede dei corsi.


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martedì, ottobre 11, 2011

Puntini bianchi nelle foto con flash al buio

Se vi è capitato di vedere dei puntini bianchi in foto fatte col flash in zone molto scure, tipicamente in esterni, vi sara' forse capitato di chiedervi che diavolo fossero. Viene da pensare addirittura a un difetto della fotocamera o dell'obiettivo. Anche io per un po' di tempo mi sono chiesto di cosa si trattasse, pur avendo forti sospetti. Poi ho verificato, ed in effetti era una cosa piuttosto banale. Basta dare un'occhiata a questa foto per capire:
(cliccare per ingrandire)
Come si vede, il pulviscolo dell'aria che sta a pochi centimetri dal flash, ne riflette direttamente la luce creando dei puntini o delle macchie bianche nella foto. Tipicamente queste particelle sono molto vicine all'obiettivo e sono quindi sfuocate e quindi risultano piu' grosse ed evanescenti e difficili da riconoscere ad un primo sguardo.

giovedì, settembre 15, 2011

Piaggio Beverly 300ie 2010

I problemi dello scooter continuano, cosi' come si erano manifestati poco dopo l'acquisto.
1) a volte non si accende, e si vede la luce rossa sul cruscotto che lampeggia tre o quattro volte e poi diventa fissa.
2) durante la marcia si spegne per qualche istante e poi riparte, oppure si spegne e basta.

Per il primo problema, suppongo che la causa sa il transponder. Oppure qualche contatto. Fatto sta che dopo un po' di solito riparte. Le ultime volte, per accelerare la ripartenza, ho provato a continuare sistematicamente a ripetere senza tregua i tentativi di accensione:
- manubrio tutto a sinistra cosi' da poter girare la chiave fino al bloccasterzo
- mano destra che tira il freno e che preme contemporaneamente il pulsante di avviamento
- con la mano sinistra continuo a passare da tutto sinistra (spento + bloccasterzo) a tutto destra (scooter acceso). Quando sono tutto a destra attendo qualche istante per vedere se parte o se si accende la luce rossa, e poi giro a sinistra (senso antiorario). A volte basta una ventina di tentativi, altre una cinquantina. Quindi cinque minuti ce li perdi. Divertente.

Per il secondo problema, recentemente ho ipotizzato che dipenda dai contatti del pulsante rosso che serve a bloccare il motore. Ma a cosa cavolo serve questo pulsante? Chi l'ha mai usato? Io in otto anni (c'era ovviamente anche sul precedente Beverly 200) non l'ho mai fatto.
Per riprova, dopo che ero riuscito a far ripartire lo scooter che mi aveva abbandonato in una rotonda, appena partito, mentre ero a velocità costante ho battuto un piccolo colpo sul manubrio nella zona del pulsante rosso. Il motore ha sobbalzato. Poi l'ho rifatto una seconda volta e il motore ha nuovamente sobbalzato. In seguito non l'ha piu' fatto. O sono stato vittima di una forte autosuggestione, oppure ci sono dei problemi di contatto. Dubito che siano gli stessi problemi che mi impediscono di accedere lo scooter da fermo perché il pulsante rosso non fa accendere la luce rossa sul cruscotto.

Ovviamente, manco a dirlo, i meccanici dei concessionari ti lasciano solo coi tuoi problemi.
Almeno finché non scade la garanzia...

Ma su internet non trovo di nessuno che abbia lo stesso problema.
Possibile che io sia il solo?
Fatevi sentire se ci siete!

Io da parte mia cercherò di aggiornare il blog in caso di sviluppi.

AGGIORNAMENTO DEL 27 marzo 2012
Più o meno nell'autunno 2011, mi sono fatto sostituire il pulsante rosso blocca motore. E' difficile dire se questa operazione sia stata utile o risolutiva, ma quel che posso dire è che non mi è più capitato uno spegnimento in corsa del motore. Se continuerà così per tutta l'estate, a distanza di 1 anno potrò ragionevolmente affermare che il problema sia stato risolto.
Da allora non ho avuto più neanche problemi durante l'accensione. Non so se le cose siano collegate, ma anche per questo problema solo a ragionevole distanza di tempo potrò dire che il problema non c'è più. Anche perché durante l'inverno l'ho usato ben poco, e solo nelle ultime settimane ho ripreso ad utilizzarlo quasi regolarmente.

mercoledì, maggio 18, 2011

La globalizzazione

Ecco un "mini-tema" sviluppato come compito a casa (terza media), che costituisce una sintesi semplificata dell'essenza e degli effetti del fenomeno.

Dagli anni ’60 in poi lo sviluppo dei sistemi di comunicazione ci hanno messo in grado di comunicare a grande distanza in tempi brevissimi. Non solo, la loro enorme diffusione e disponibilità e la velocità con cui nuovi sistemi soppiantano i precedenti, dà il risultato che tutti sono in comunicazione continua tra loro.
Questa nuova situazione, ha portato come conseguenza una unificazione, a livello mondiale, dal punto di vista tecnologico, politico, economico e culturale.
Questa unificazione ha portato un’alterazione del modo di vivere sia delle persone ricche che di quelle povere. Si pensi ad esempio al fenomeno della celebrità: quasi tutti conoscono un ristretto numero di persone famose, meglio di quanto conoscano persone a loro fisicamente molto più vicine.
Prima di approfondire l’argomento, pensavo che la globalizzazione, in fondo, non mi riguardasse molto da vicino. Ma in realtà lo stesso sistema familiare è influenzato dalla globalizzazione a causa della diffusione e condivisione dei valori. E anche il mondo della scuola e del lavoro ne risentono e si trasformano di conseguenza.
Ma non si tratta di un solo evento o di un solo processo, bensì di un insieme di processi disorganizzati, che possono operare in maniera contraddittoria.
Si verifica un fenomeno che viene chiamato “occidentalizzazione”. Infatti valori e culture, non si muovono in modo uniforme, ma soprattutto dai paesi ricchi (America e occidente in generale) verso i paesi più poveri. L’effetto prodotto, è la distruzione delle culture locali e l’aumento delle diseguaglianze: i ricchi si arricchiscono ancora di più, mentre i poveri peggiorano ulteriormente la loro situazione economica.
E ci sono anche rischi ambientali, perché la scarsità di leggi in materia di sicurezza ed ecologia dei paesi poveri, permette l’esportazione di prodotti di scarsa qualità o potenzialmente pericolosi.
Globalizzare significa anche libera circolazione di merci in tutto il mondo. Esistono però dei paesi che hanno un’economia locale di sussistenza e l’apertura del mercato potrebbe renderli dipendenti da pochi prodotti e quindi molto esposti alle variazioni di prezzi e di tecnologia di questi ultimi.
Ragionando senza conoscere bene l’argomento, o forse pensando a quel che sento dire in giro, avevo quasi l’impressione che la globalizzazione fosse pilotata da qualcuno di molto potente. Ho scoperto però che di fatto nasce e cresce in modo caotico e crea dentro di noi molte incognite e una sensazione di impotenza. Ma possiamo riuscire a controllare il fenomeno, se adegueremo le nostre istituzioni o ne creeremo di nuove: la globalizzazione è venuta per restare.